
L'uomo nell' alto castello - La svastica sul sole -
Phillip K. Dick
1962
Un altro capolavoro di Dick, scrittore con la mente avanti di almeno 50 anni confronto ai suoi contemporanei, unico come Asimov.
A causa di questo libro venne additato come filonazista, ma è un epiteto ricevuto in un periodo, quel post bellico, di ben poca libertà d'espressione su temi delicati quali la II GM.
Il libro narra di uno scenario mondiale che vede i Paesi dell' asse quali vincitori del conflitto mondiale da poco conclusosi, una gerarchia di comando ben definita che vede il III Reich al comando assoluto, Nazione vincitrice del conflitto che ha esteso il suo dominio su gran parte del pianeta, il Giappone è il fido alleato, i suoi ufficiali, i suoi militari sono inflessibili, razzisti detengono il controllo commerciale degli S.u.A., dove le fabbriche rimaste sono comunquecontrollate dal Paese del Sol levante ; terzi sono gli italiani, che hanno un posto nella linea di comndao solo perchè alleati dell'Asse, con il minimo impegno si sono ritagliati una posizione. ma tra i tre popoli dominanti sono i più buoni ( o bonaccioni ?), i più malleabili, accondiscendenti e meno oppressivi. La burocrazia è di stampo giapponese, rigida ed efficientissima. Gli ebrei sono quasi estinti, l'Africa èun continente semi desertico sfruttato. I-Ching : le carte orientali della preveggenza, la guida spirituale dell'individuo sono ormai radicati nella quotidianità occidentale. I protagonisti sono una ragazza americana e un italiano, hanno delle missioni, o degli obiettivi da raggiungere, ma c'è pure chi deve soddisfare il superiore che arriva da lontano a verificare la qualità del suo operato, e non sarà cosa facile. Futuro, tecnologia, l'incerto e multidimensionalità .. alla fine ci sarà un interrogativo, ma siamo certi di vivere nella "nostra"realtà ?
Consigliato : si
pubblico : maturo
voto (0-5) : 4.5
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