lunedì 11 luglio 2016
mercoledì 3 febbraio 2010
Su e giù per le scale di Pino Roveredo
“Su e giù per le scale…Scale che accendono la luce e spalancano le porte della vita.
Scale fatte di minuscoli gradini per chi deve imparare l’uso del passo, conoscere l’inciampo, comprendere la caduta…” Sono le storie raccontate da Pino Roveredo, nel libro pubblicato a cura del Comune per far conoscere l’attività svolta dai servizi sociali. Storie vere, con personaggi veri, che lo scrittore va a cercare per parlare del loro vissuto, per ascoltare, per capire, per trasmettere quel patrimonio di esistenze vissute nella sofferenza. Esperienze di persone che nonostante le mancanze, la povertà, il disagio, le malattie, hanno trovato la forza per lottare e la volontà di vivere, con l’aiuto di tante persone che sono state loro accanto e dei servizi sociali. Piccole storie che rammentano all’autore le fatiche provate nel corso della sua vita, ma anche la voglia di ‘risalire’, di uscire dalla solitudine, dal buio di un tunnel senza ritorno, per vedere la luce, per ritrovare la gioia e la felicità provati un tempo, o forse mai provati. La forza dei ricordi e la certezza che non si è stati abbandonati da tutti ma che ci sono delle persone che ti danno una mano, in modo concreto, accompagna la signora Eva, nel toccante racconto “La casa di Eva”. La grande umanità trovata visitando la Residenza Campanelle, dove regnano ordine e pulizia, ma dove si trova anche tanto calore tra ‘chi aiuta’ e tra gli ospiti che portano il loro fardello di dolore con il sorriso sulle labbra e con tanta disponibilità a dare e a ricevere affetto!.Ma anche la solitudine della cordiale signora Valeria, entusiasta di poter parlare della sua giovinezza, dei bei momenti passati ma sempre vivi nella sua mente e il desiderio di avere gente a casa per pranzo per poter offrire ‘una porzion de gnocchi col sugo’, come una volta in Locanda! Basta poco per far felici queste persone, per riscaldare i cuori, per regalare nuove speranze a chi è restato solo o sola e vuole farsi ascoltare e chiede un po’ di compagnia. A volte basta una telefonata. Un filo a cui aggrapparsi per non cedere alla disperazione, anche se non sai chi è quella voce di donna al telefono che grida la sua rabbia, che lasci sfogare in dieci minuti di conversazione, perché non prevalga la solitudine…E ancora altre storie: “La donna della panchina”, “Thula, Thula…”, il racconto di una ragazza madre, “Umberto”, che deve fare i conti con la terribile malattia che lo ha cambiato per sempre, ma che non gli ha impedito di combattere e di aggrapparsi con ogni mezzo alla vita. “Il sorriso della signora Lucia”, ultracentenaria, che racconta di diverse generazioni, di fatiche, di astinenze terribili nel corso della guerra, il sapersi accontentare, una forza straordinaria e un sorriso che illumina.
Sedici racconti da leggere tutti d’un fiato, che ti regalano emozioni, che fanno sperare in un’umanità non ancora perduta di questi tempi, che ti fanno apprezzare di più la vita. Un libro che dà speranza e ti fa capire che, nonostante la loro fragilità, grazie alla disponibilità di molte persone, non si è mai soli.
Rofix
Scale fatte di minuscoli gradini per chi deve imparare l’uso del passo, conoscere l’inciampo, comprendere la caduta…” Sono le storie raccontate da Pino Roveredo, nel libro pubblicato a cura del Comune per far conoscere l’attività svolta dai servizi sociali. Storie vere, con personaggi veri, che lo scrittore va a cercare per parlare del loro vissuto, per ascoltare, per capire, per trasmettere quel patrimonio di esistenze vissute nella sofferenza. Esperienze di persone che nonostante le mancanze, la povertà, il disagio, le malattie, hanno trovato la forza per lottare e la volontà di vivere, con l’aiuto di tante persone che sono state loro accanto e dei servizi sociali. Piccole storie che rammentano all’autore le fatiche provate nel corso della sua vita, ma anche la voglia di ‘risalire’, di uscire dalla solitudine, dal buio di un tunnel senza ritorno, per vedere la luce, per ritrovare la gioia e la felicità provati un tempo, o forse mai provati. La forza dei ricordi e la certezza che non si è stati abbandonati da tutti ma che ci sono delle persone che ti danno una mano, in modo concreto, accompagna la signora Eva, nel toccante racconto “La casa di Eva”. La grande umanità trovata visitando la Residenza Campanelle, dove regnano ordine e pulizia, ma dove si trova anche tanto calore tra ‘chi aiuta’ e tra gli ospiti che portano il loro fardello di dolore con il sorriso sulle labbra e con tanta disponibilità a dare e a ricevere affetto!.Ma anche la solitudine della cordiale signora Valeria, entusiasta di poter parlare della sua giovinezza, dei bei momenti passati ma sempre vivi nella sua mente e il desiderio di avere gente a casa per pranzo per poter offrire ‘una porzion de gnocchi col sugo’, come una volta in Locanda! Basta poco per far felici queste persone, per riscaldare i cuori, per regalare nuove speranze a chi è restato solo o sola e vuole farsi ascoltare e chiede un po’ di compagnia. A volte basta una telefonata. Un filo a cui aggrapparsi per non cedere alla disperazione, anche se non sai chi è quella voce di donna al telefono che grida la sua rabbia, che lasci sfogare in dieci minuti di conversazione, perché non prevalga la solitudine…E ancora altre storie: “La donna della panchina”, “Thula, Thula…”, il racconto di una ragazza madre, “Umberto”, che deve fare i conti con la terribile malattia che lo ha cambiato per sempre, ma che non gli ha impedito di combattere e di aggrapparsi con ogni mezzo alla vita. “Il sorriso della signora Lucia”, ultracentenaria, che racconta di diverse generazioni, di fatiche, di astinenze terribili nel corso della guerra, il sapersi accontentare, una forza straordinaria e un sorriso che illumina.
Sedici racconti da leggere tutti d’un fiato, che ti regalano emozioni, che fanno sperare in un’umanità non ancora perduta di questi tempi, che ti fanno apprezzare di più la vita. Un libro che dà speranza e ti fa capire che, nonostante la loro fragilità, grazie alla disponibilità di molte persone, non si è mai soli.
Rofix
venerdì 28 agosto 2009
Terreno di gioco -
Autore: Sanders Thomas
Editore: Sonzogno
Pubblicazione: 04/2003
Numero di pagine: 414
Prezzo: € 18,00
ISBN: 8845424219
Racconto scorrevole e davvero avvincente scritto da un dinamico e travolgente Thomas Sander, che richiama alla memoria scenari del tutto realistici della Germania
dell'Est e del periodo della guerra fredda.
Agenti segreti e azioni degne del miglior film di 007, fanno da sfondo alle vicende degli anni della divisione tra Berlino Ovest e Berlino Est, dove il Muro troneggia
quale figura sinistra, incutendo paura e terrore alla gente che non può
sfuggire al perenne controllo esercitato dalla Stasi nella vita di tutti
i giorni .
Basato su fatti reali, è un libro che si legge tutto d'un fiato, in
un'epoca in cui il fantasy la fa' da padrone e lascia poco spazio a
storie vere, non infarcite dall'immaginazione.
RF
domenica 30 novembre 2008
manuale dell' automobilista incazzato
manuale dell' automobilista incazzato
Gioele Dix
2007
pagg. 204
Mondadori
isbn 978-88-04-57379-1
In questo mondo dove ci si muove sempre di più e sempre peggio, arrivano puntuali le spassose arrabbiature dell'automobilista Gioele Dix. Brevi e pungenti monologhi, densi di riflessioni fra l'arrabbiato e il divertito, pieni di battute capaci di sdrammatizzare le assurde situazioni comuni a tutti gli automobilisti che sono condannati a viaggiare sulle strade italiane. Anche Dix è costretto a ore di colonna sulle tangenziali, è orfano di un parcheggio anche a pagamento, viene multato per ragioni impossibili, ed è diventato un collezionista di punti altrui per la sua patente martoriata da autovelox e vigili superzelanti. Per fortuna, con grande senso dell'umorismo, Dix riesce a trasformare situazioni di arrabbiatura comune in altrettante occasioni di divertimento.
Consigliato : sì
pubblico : maturo
voto ( 0-5) : 3.5
Rofix
Brandenburg
Brandenburg
Glenn Meade
2000
pagg. 502
£. 32.000 / € 16.53
PIEMME
Isbn . 88-384-4863-9
Il caso su cui il giovane giornalista Rudi Hernandez stava indagando gli è costato la vita, ma un'audiocassetta e alcune foto datate 1931 consentono di aprire un'inchiesta che si allarga a macchia d'olio: dal Paraguay al Messico, dall'Italia alla Germania. Al centro del piano criminale, un personaggio inafferrabile e una sola parola: "Brandenburg". Mentre l'ipotesi di un complotto internazionale si fa sempre più forte, lo spettro del nazismo torna a minacciare gli equilibri politici del mondo.
Consigliato : sì
pubblico : tutti
voto ( 0-5) : 4
Merlin
Diario d'Irlanda - Irishes Tagebuch
Diario d'Irlanda - Irishes Tagebuch
Heinrich Böll
2004
pagg 158
"Questa Irlanda esiste: ma chi ci va e non la trova, non può chiedere risarcimenti all'autore"... Böll dedica una pagina a questo "avvertimento" prima di cominciare a raccontare del suo viaggio nella magica terra d'Irlanda. Potremmo pensare che le pagine seguenti parlino di luoghi fatati, scenari da favola, incantevoli città, ma non è così.... o almeno, gli appunti di viaggio di un futuro premio Nobel per la letteratura non sono soltanto questo. Böll descrive l'Irlanda ma descrive soprattutto gli irlandesi; intransigente, idealista e pragmatico allo stesso tempo, Böll trova una realtà certamente diversa da quella della sua Colonia; la storia d'Irlanda non può nemmeno lontanamente essere paragonata a quella di paesi che, vincitori o vinti, si sono "potuti permettere" di affrontare una guerra mondiale; siamo nel 1955 e mentre nel resto d'Europa gli stati sono alle prese con la ricostruzione materiale, politica e soprattutto sociale, in Irlanda Böll si trova davanti i "villaggi fantasma", luoghi abbandonati dall'uomo e dalle sue basilari aspirazioni, case disabitate che testimoniano la sconfitta nei confronti delle avversità; in realtà da un simile scenario, meraviglioso dal punto di vista naturale, ci si può soltanto aspettare una rinascita, che coloro che sono rimasti riprendano in mano le redini della situazione.
È stato così. l'Irlanda è magnifica e così gli irlandesi. Persone e personalità, forse animate dallo stesso spirito di Heinrich Böll, hanno creduto in questo Paese... Il controllore del treno, l'impiegata delle poste, la moglie del medico; l'autore descrive intensamente i personaggi incorniciando alcune piccole storie, come il dialogo tra la giovane emigrante al ritorno dall'Inghilterra e il prete. Anche la pioggia, quella che rende fertili i campi e quella torrenziale che inonda le case, che prima li aiuta e poi si prende gioco degli irlandesi, è un personaggio di questo diario che non potremmo immaginare più sincero...
Consigliato : sì
pubblico : tutti/viaggatori/studenti
voto (0-5) : 4
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